“Bando lungo” per le abilitazioni: Profumo non ha fatto i conti con il DPR 14-9-11. Per giudicare, le commissioni avranno solo un mese di tempo prorogabile a tre.
Un avviso apparso sul sito del MIUR avverte che il prossimo 27 luglio verranno pubblicati i bandi per le abilitazioni scientifiche nazionali di prima e seconda fascia. Del tutto anomala è la durata del bando che si chiuderà il 20 novembre, dopo quasi quattro mesi. Ai fini della valutazione e, in particolare, ai fini del superamento dei requisiti bibliometrici, faranno testo le pubblicazioni prodotte entro la data di presentazione della domanda del candidato. Ragionevole attendersi una corsa dell’ultima ora per accumulare titoli valevoli al fine di superare le oramai famose mediane, la cui pubblicazione è attesa con ansia dai candidati. In ogni caso, la situazione rimane caotica in tutti i settori concorsuali, bibliometrici e non.
Caos normativo e tecnico
Nei settori bibliometrici, il D.M. 76 parla di una normalizzazione dell’h-index tramite l’età accademica, chiaramente riferibile al candidato, e la Delibera 50 dell’ANVUR si spinge fino al punto di spiegare che la normalizzazione si effettua tramite una divisione per l’età accademica (Art. 17, comma 1). A dispetto di tutto ciò, sul sito dell’ANVUR è apparsa una nota di spiegazione, repentinamente scomparsa e poi rimpiazzata da un documento “a cura del consiglio direttivo dell’ANVUR” che introduce l’uso dell’indice di Katsaros (contemporary h-index), del tutto incompatibile con quanto specificato nel D.M. 76 e nella Delibera 50 dell’ANVUR. In particolare, l’indice di Katsaros sarebbe indifendibile nei confronti di eventuali ricorsi legali presentati da candidati esclusi a causa sua.
Nei settori non bibliometrici, non è chiaro quante mediane verranno calcolate e quante ne dovranno superare i candidati. Infatti, come già discusso da Valeria Pinto, il D.M. 76 e la Delibera 50 dell’ANVUR si contraddicono tra loro.
Infine, Andrea Bonaccorsi, membro del Consiglio Direttivo dell’ANVUR, sta accreditando un’interpretazione del D.M. 76 secondo la quale le commissioni avranno facoltà di chiedere una deroga preventiva nei confronti dell’uso rigido delle soglie bibliometriche quale requisito per l’abilitazione scientifica. Tuttavia, come spiegato da Luciano Modica, un’attenta lettura del testo del D.M. 76 svela che tale interpretazione è tutt’altro che pacifica.
Tempi difficili per le commissioni
Se da un lato si capisce che la durata del bando possa essere funzionale ad attenuare le contestazioni, dall’altro crea dei problemi su un altro fronte, quello del tempo a disposizione delle commissioni. Infatti, il comma 6 dell’art. 8 del regolamento sulle abilitazioni scientifiche recita:
6. Le commissioni sono tenute a concludere i propri lavori entro cinque mesi dalla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale. Se i lavori non sono conclusi nel termine di cui al primo periodo, il competente Direttore generale del Ministero assegna un termine non superiore a sessanta giorni per la conclusione degli stessi. Decorso anche tale termine, il Direttore generale avvia la procedura di sostituzione della commissione
Art. 8.6, D.P.R. 14 settembre 2011, n. 222
Se il bando uscirà in gazzetta ufficiale il 27 luglio, ciò vuol dire che le commissioni saranno tenute a concludere i lavori durante la pausa natalizia, un termine prorogabile non oltre il 27 febbraio 2013. Considerato il numero di domande, nella maggior parte dei casi, tre mesi non saranno sufficienti a concludere la valutazione dei curricula e a formulare i giudizi.
Un’ulteriore conferma della difficoltà a governare la nave da parte del Ministro e dell’ANVUR. Nel momento in cui le abilitazioni prendono il mare, le falle tecniche e giuridiche denunciate da più parti cominciano ad imbarcare acqua e si tenta di tapparle mentre si naviga. Si preannuncia una crociera movimentata.
